Covid-19 nella maglia della rete ospedaliera regionale, in Politiche Piemonte n.63, 2020

Nell’ultimo decennio la rete ospedaliera regionale è stata interessata da una profonda trasformazione, il cui effetto più evidente è il processo di deospedalizzazione. Si è trattato di un processo che, puntando inizialmente all’obiettivo della razionalizzazione della spesa pubblica, ha poi portato ad interrogarsi sulle altre dimensioni della sostenibilità del Sistema Sanitario Regionale (SSR) ed ad incidere sulla sua organizzazione.

Infatti si è passati da un SSR sostanzialmente fondato sul ruolo dell’ospedale come luogo omnicomprensivo per la Sanità ad un sistema costituito da una rete ospedaliera e da una rete territoriale, i cui poli si stanno ora connettendo da percorsi di cura che arrivano fino al domicilio degli assistiti.

Il riordino della rete ospedaliera ha quindi restituito ospedali specializzati nel trattamento della fase acuta della malattia, non penalizzandoli sul fronte dell’alta complessità. Ciò nonostante l’emergenza in atto per fronteggiare i nuovi bisogni di cura e di assistenza dei soggetti contagiati dal COVID-19 ha messo a dura prova il SSR, sollecitandolo su più fronti: il primo è quello del maggiore ricovero per cure intensive; il secondo è quello territoriale, sia dal lato della prevenzione, sia per quanto riguarda l’assistenza al domicilio dei pazienti infetti, ma asintomatici o con sintomi lievi.

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